Piastre e rialzi
Piastre e rialzi sono le strutture che troviamo posizionate tra sci e attacco. Hanno poche funzioni ma il loro utilizzo è indispensabile per interpretare lo sci moderno. Vengono montate su quasi tutti gli sci e, nelle categorie race e gara, sono normalmente fornite con lo sci. Entrambe i dispositivi sono sempre, preforati in modo da agevolare il montaggio dell’attacco. Sono dotati di fori asolati che permettono il fissaggio allo sci senza alterarne la flessione.
Piastre e rialzi possono essere composti da una o due parti con spessore variabile da 12 a 20 mm. Questo spessore, unito a quello dell’attacco, contribuisce al raggiungimento di quella che viene definita altezza attiva variabile tra 45 e 55 mm.
Con l’utilizzo di piastre o rialzi il ribaltamento (fase inizio curva-indirizzamento) viene facilitato in quanto è richiesta una minore forza di applicazione (colore blu in figura) grazie allo sfruttamento dell’effetto leva. Inoltre il carico sulla presa di spigolo (colore rosso in figura) aumenterà per lo stesso principio.
Sci senza piastre o rialzi avranno un comportamento neutrale nella fase ribaltamento-presa di spigolo. Consigliabile per principianti, bambini e freeriders.
Il rialzo è uno spessore puro che ha come unico scopo quello del raggiungimento dell’altezza attiva senza influire in alcun modo sulle deformazioni dello sci e quindi sulla sciata.
La piastra caratterizza, in base al materiale con cui è realizzata, l’azione meccanica della presa di spigolo. Piastre realizzate con materiali di elevata rigidità (alluminio, poliuretani, acetilici) favoriscono la trasmissione delle forze che determinano la presa di spigolo e sono destinate a sci race e gara F.I.S..
Piastre realizzate in materiali a bassa rigidità (sintetici, gomme,) presentano la caratteristica di assorbire parte delle sollecitazioni trasmesse dal terreno allo sciatore perdendo, però, in trasmissione. Sono adatte a sci allround e carving. Per la scelta di piastre e rialzi sarà necessario tenere conto dell’attacco che verrà utilizzato in modo da non superare il limite di 55 millimetri dell’altezza attiva: limite oltre il quale si pregiudica la sicurezza e la gestione della presa di spigolo.
L’altezza attiva nello sci agonistico è regolamentata dalle norme F.I.S.: attualmente è pari a 50 mm.